Il nuovo algoritmo, annunciato da Google, andrà a penalizzare i siti di bassa qualità valorizzando invece quelli con contenuti aggiornati, originali e utili per gli utenti.
Ne ha dato notizia Google precisando che per il momento il cambiamento è previsto negli Stati Uniti e presto verrà esteso gradualmente anche in altri paesi.
Il nuovo algoritmo è stato ideato per ridurre la visibilità dei risultati - ranking - dei siti di bassa qualità.
Per bassa qualità si intende quei siti che copiano il contenuto di altri siti, di basso valore aggiunto o che sono semplicemente poco utili, anche se ottimizzati per raggiungere i primi posti dei risultati dei motori di ricerca.
Per molti siti il giudizio verrà aumentato, per altri scenderà ma Google precisa che "dipende dall'alta qualità dei contenuti creati in tutto il mondo e ha quindi la responsabilità di incoraggiare i siti di qualità, con contenuti originali e informazioni approfondite."
Alla fine di gennaio, Google aveva già inserito un’estensione per il browser Chrome che permette agli utenti di filtrare domini dalle SERP del motore di ricerca. Il nuovo algoritmo naturalmente non si basa su questi dati.
La società ha rivelato, però, che il nuovo sistema va a penalizzare ben l' 84% dei siti segnalati dagli stessi utenti.
Una sorta di prova del nove per il nuovo algoritmo: gli utenti hanno bloccato le stesse fonti informative che il motore ritiene scadenti.